martedì 23 aprile 2019

Croazia.




La Croazia 🇭🇷 non è solo mare. Per gli appassionati di cucina ci sono molteplici percorsi gastronomici offerti dalla splendida costa così vicina all'Italia. La tradizione culinaria cambia a seconda della regione e della tradizione storica. La città di Almissa (in croato Omiš)  faceva parte di quella che un tempo era la Repubblica di Poljica, una località costituita da una serie di villaggi ricchi di storia, ubicata nelle valli del grande Monte Mosor in Dalmazia.
Lontano dal mare, l'ex Repubblica di Poljica oggi è un'oasi di pace; ma nel corso della storia la regione è stata scenario di molte battaglie. Oggi ci rimangono molte cose di essa, tra cui il Soparnik, un piatto tradizionale croato molto gustoso proveniente dal periodo dell'Impero Ottomano.




Dai racconti tramandati di generazione in generazione, si nota che il Soparnik era un prodotto consumato dai poveri. Le aspre condizioni della regione di Poljica, dovute alle scarse coltivazioni praticate e alla povertà degli abitanti, hanno portato le donne di questo luogo a ricorrere alla loro inventiva e alle loro abilità per utilizzare quelle semplici colture disponibili (bietole, cipolle e aglio) insieme all'olio di oliva e alla farina, per creare il Soparnik. Da pietanza dei poveri, questo piatto è diventato oggi un prodotto sempre più richiesto dai consumatori, specialmente nelle grandi festività come la Vigilia di Natale🎄 e in Quaresima.
Si tratta di una torta salata con farina di grano e farcita con bietole, nata più di 💯 anni fa nella zona della Repubblica di Poljica, oggi Almissa, e solitamente veniva preparata nel periodo invernale quando le bietole erano più dolci.
Oggi viene usata come prodotto tipico e venduta in modo sempre più massiccio nei mercati, nelle panetterie e anche nei ristoranti della zona, ma non solo! Infatti è uno dei piatti tipici anche di fiere, sagre e festival.
La sua preparazione richiede due tavole di legno rotonde chiamate Sinija.


La ricetta di questa pietanza prevede un impasto preparato con farina di grano macinato finemente, acqua, sale e un ripieno fatto con 3 chili di bietole, una cipolla rossa da condire con olio d'oliva, sale e aglio. L'impasto viene steso in un disco fine e riempito con le bietole e la cipolla, infine chiuso con un secondo disco di pasta finissimo e cotto per 10 minuti, cosparso di cenere, nel "Komin", tradizionale forno all'aperto.




Una volta pronto il Soparnik viene cosparso di olio e aglio e tagliato a fette. 
Il Soparnik ha ottenuto la denominazione di origine protetta dall'Unione Europea!




lunedì 1 aprile 2019

Albania.


Nel 1809 il poeta inglese🇬🇧 George Gordon Byron, all'età di 21 anni intraprese il Grand Tour, un viaggio di formazione culturale nei paesi del Mediterraneo che molti giovani intellettuali europei del suo tempo facevano. Partendo dall'Inghilterra, viaggiò tra Portogallo🇵🇹, Spagna🇪🇸 e Malta🇲🇹, sbarcando alla fine di settembre a Prevesa, una piccola città dell'Albania🇦🇱. Lì Byron insieme al suo compagno di viaggio Sir John Cam Hobhouse, si recarono a Janina presso la corte del potente Visir Alì di Tepelena. Nelle sue lettere Byron racconta che venne accolto dal sovrano come un figlio. Visitarono tutta la regione, assaggiando uno dei piatti tipici di oggi, il Byrek 🥧. Preparato dalle anziane del paese, questa pietanza stupì il giovane, tanto da scriversi gli ingredienti. Tornato in Inghilterra, George Byron chiese alla madre di replicare quella ricetta che lo aveva tanto colpito, ma non rimase soddisfatto 😞, dicendo: "è buono ma non è come quello mangiato in Albania". 



L'Albania è una nazione relativamente piccola, la sua estensione è poco maggiore della Lombardia, quindi non ci sono grandissime differenze culinarie tra una parte e l'altra del paese. Tuttavia esistono alcune specialità che si possono trovare solo ed esclusivamente in alcune zone. 

〰 Coriza.

A Coriza o in albanese Korça, troviamo una specialità locale di Byrek chiamato Lakror ne sac, tipico in tutti i Balcani. "Sac" indica il procedimento con cui la pietanza veniva messa in una teglia di alluminio coperta da un ampio coperchio a campana, il tutto cotto nel forno tradizionale di quel tempo, ovvero sul fuoco acceso in un angolo del giardino🔥.
La cucina albanese è tipica delle zone collinari e di montagna usando ingredienti genuini e freschi, coltivati biologicamente negli orti delle case.
Il Byrek è una sorta di torta "mille foglie" salata e si colloca tra le pietanze tradizionali più mangiate in Albania a qualsiasi ora del giorno🕐.


L'ingrediente principale del Byrek è la Yufka, un foglio di pasta sfoglia sottilissimo. Prima di infornarlo la Yufka viene cosparsa con il tuorlo d'uovo🥚 sbattuto. Altri ingredienti sono la feta greca o la ricotta, ma l'impasto può variare e si possono aggiungere sia la carne🥩 che le verdure🥬. Molti paesi rivendicano la paternità del Byrek, ma è difficile contestare la sua origine turca, infatti era già molto popolare nella cucina ottomana.
Byrek o Börek deriva dal prefisso Bor- ovvero "arrotolare". La particolarità dei Byrek albanesi è la loro forma triangolare ma si può trovare anche in altre varianti come ad esempio: 
- Cibörek a mezza luna; 
- Kalem böregi a forma di sigaro; 
- Tatar böregi simile ad un raviolo; 
- Oppure con una forma rotonda divisibile in più parti.





Per stendere la sfoglia senza romperla, le donne albanesi usano un matterello molto sottile simile a un manico di scopa🧹e amido di mais. Bisogna arrivare a uno spessore di un paio di millimetri, poiché la stratificazione media prevede circa una decina di sfoglie sovrapposte.



Oggi il Byrek, uno dei piatti nazionali, rientra a pieno titolo tra gli "street food" albanesi più deliziosi.😍