mercoledì 13 marzo 2019

Maslenitsa - масленица


Ci troviamo sempre in Russia, ma questa volta per festeggiare una ricorrenza amata da grandi e piccoli in tutto il mondo: il Carnevale 🎭, che in russo viene chiamato "Maslenitsa" (масленица). La Maslenitsa o "Settimana Grassa" consiste in sette giorni di festeggiamenti, ad esempio quest'anno va dal 4 al 10 marzo, dove ogni giorno ha una sua particolarità. Inoltre, come ogni tradizione che si rispetti, anche questa è accompagnata da diversi dolci tipici come le "Bliny" (блины) che sono crêpes e si mangiano insieme ad altri cibi dolci o salati. La Maslenitsa non è un semplice carnevale per i russi, bensì simboleggia l'inverno ⛄ che se ne va e l'arrivo della primavera 🌷ma anche l'avvicinarsi della Quaresima. Nasce come festa pagana tra gli abitanti delle fattorie dove si venerava il Sole come un Dio. In suo onore si preparavano dei panini caldi che per la loro forma rotonda ricordavano lo stesso Sole 🌞, ma poi sono stati sostituiti dalle Bliny. In seguito, con l'arrivo del cristianesimo in Russia, la Maslenitsa nel XVIII secolo divenne una festa cristiana che, oltre a festeggiare l'equinozio di primavera, preparava all'attesa del digiuno di Quaresima ed era un momento per fare la pace con il prossimo 💖. Il nome Maslenitsa deriva da "maslo" (масло) cioè burro, proprio perchè in questa settimana se ne consumava molto insieme alla panna acida e formaggi. Le Bliny sono il piatto forte di questo Carnevale e vengono mangiate oltre che con gli ingredienti su citati anche con il miele 🍯, marmellata, ma anche con salmone, caviale, aringhe 🐟ecc. Come vuole la tradizione, la prima crêpe preparata doveva essere donata a un povero e usata per la commemorazione dei defunti.

                               

Un esempio di Maslenitsa:
  • Lunedì - La Giornata dell'Incontro: In questa giornata vengono costruite montagne di ghiaccio e altalene, i tavoli vengono imbanditi di dolci e al mattino i bambini realizzano lo spaventapasseri di paglia, lo addobbano e poi tutti insieme lo portano in giro per le strade della città.
  • Martedì - Le ragazze fanno delle avance ai ragazzi: La mattina, i giovani si incontrano per scivolare dalle montagne di ghiaccio e per mangiare le bliny. I ragazzi si mettono alla ricerca di una sposa e le ragazze di uno sposo. Per tradizione i matrimoni venivano celebrati dopo la Pasqua.
  • Mercoledì - La Giornata del Ghiottone: La suocera prepara i bliny affidandosi alle proprie mani ricche di esperienza e invita il genero a casa sua per dimostrargli tutto il suo affetto.
  • Giovedì - Baldoria Sfrenata: In questo giorno inizia la Grande Maslenitsa. La gente si concede ogni sorta di divertimento, equitazione, scazzottate, giri in slitta, canti e balli di ogni tipo, che si concludono con feste tumultuose. L'attività principale del giovedì è l'assalto e l'ulteriore conquista della fortezza di neve.
  • Venerdì - Serata delle Suocere: Il genero invita la suocera a casa propria accompagnata da amici e parenti per ricambiare la giornata del mercoledì precedente. La suocera regala alla giovane famiglia tutto l'occorrente per preparare le bliny, confidandogli qualche piccolo segreto culinario.
  • Sabato - Veglia delle Cognate: Le famiglie in visita dai parenti, mangiano insieme agli sposini, a cui è concesso baciarsi in pubblico. Inoltre, alcune tradizioni della Maslenitsa hanno lo scopo di aiutare i giovani non sposati a trovare la loro metà e creare una famiglia.
  • Domenica - La Giornata del Perdono: Gli amici e i parenti si chiedono scusa per i torti e le offese commesse durante l'anno. Dopodiché hanno inizio canti e balli che preannunciano la fine dei festeggiamenti della Maslenitsa. Viene acceso un falò al centro del quale viene posizionato lo spaventapasseri di paglia, che personifica l'inverno che sta ormai per finire. La gente si congeda dal fantoccio, che viene bruciato, con scherzi, canti e balli, incolpando l'inverno del gelo e delle penurie invernali, ma ringraziandolo per le gioie e i divertimenti. Mentre l'inverno brucia, i giovani iniziano a saltare sul falò come ultimo divertimento della giornata. Con questa prova di destrezza terminano le celebrazioni della Maslenitsa.




Mangiando s'impara!🍴
Ecco come durante la lezione di russo ci immergiamo nella loro cultura, mangiando le Bliny preparate da me! ✅





Volete sapere come sono state preparate? 🙋
Ecco qui di seguito la ricetta:


Ingredienti:🍶

1kg di farina
25g di lievito in polvere per pane
1,5 l di latte
100g di burro
sale q.b.

Preparazione:🍳

  • Dividete la farina in due metà. 
  • Riscaldate mezzo litro di latte finché non sarà tiepido. 
  • In una grande ciotola sciogliete il lievito nel mezzo litro di latte tiepido. 
  • Quando non ci saranno più grumi, incorporate 500g di farina, mescolate bene e lasciate lievitare al riparo da correnti d'aria per un'ora e un quarto. Separate i tuorli dagli albumi e tenete da parte quest'ultimi. 
  • Incorporate i tuorli al composto, mescolate bene e lasciare lievitare di nuovo per un'ora e un quarto. 
  • Fondete il burro e incorporatelo al composto. Aggiungete l'altra metà della farina, e lasciate lievitare una terza volta per un'ora e un quarto. 
  • Riscaldate il restante litro di latte finché non sarà tiepido. Aggiungete al composto, mescolare e far lievitare una quarta volta per un'ora e un quarto. 
  • Sbattete gli albumi a neve ben ferma e incorporateli delicatamente al composto. 
  • Con un piccolo mestolo versate una piccola quantità di prodotto su una padella a fiamma bassa. Una volta cotto su entrambi i lati, (il Bliny non deve superare 1.5 cm di altezza), teneteli al caldo in forno con lo sportello aperto.





domenica 10 marzo 2019

Capo Verde.


Ci spostiamo in un altro continente, quello africano🌍, per la precisione nell'arcipelago di Capo Verde🔆. È formato da 10 isole vulcaniche situate nell'Oceano Atlantico ⚓ ed è il punto più occidentale dell'Africa continentale. Anche qui abbiamo dei piatti tipici dei quali gli abitanti sono molto fieri. Stiamo parlando della "Cachupa", un piatto fatto con le verdure del luogo: mais, patate dolci 🍠, fagioli e manioca. La Cachupa è conosciuta anche come "il piatto dei poveri" perché in passato era la pietanza più comune tra i contadini. Oggi abbiamo anche un'altra versione ovvero la "Cachupa Rica" con l'aggiunta di carne di manzo, maiale e pollo🍗. Quando non viene consumata completamente durante il pranzo o la cena, gli avanzi vengono mangiati il giorno dopo a colazione, fritti insieme a uova e bacon.

                                     


Questa pietanza è un vero e proprio simbolo nazionale. Essa è talmente importante che ha permesso agli abitanti di Capo Verde di entrare nel 2015 nel Guinness World Record, preparando la più grande quantità di Cachupa nel mondo 🌍. Questo ha permesso di promuovere non solo il turismo ⛱ capoverdiano, ma soprattutto di valorizzare la gastronomia locale perchè la Cachupa è il miglior piatto che li rappresenta.🔝





Ma non ci fermiamo qui... 😏



C'è anche un dolce 🍮 molto semplice e con pochissimi ingredienti, ma con un metodo di cottura diverso da quelli tradizionali (come il forno); viene infatti utilizzato un recipiente un po' insolito chiamato "Binde". Stiamo parlando del "Cuscuz" (da non confondere con il cous cous), un piatto tipico della cucina nazionale dove l'ingrediente principale è la farina di mais 🌽 o di riso🍚. Gli altri ingredienti utilizzati sono latte, zucchero e acqua, ma talvolta possiamo trovare anche la cannella, a seconda dei gusti. Vengono mescolati insieme ottenendo un composto granuloso; si mette nel Binde, un piccolo recipiente di terracotta simile ad un vaso, e poi sul fornello. Pochi minuti e il dolce sarà pronto per l'assaggio. ✅ 
Proprio perché ha pochi ingredienti è una pietanza semplice da preparare e la possiamo trovare su tutte le tavole delle famiglie capoverdiane, soprattutto a colazione, spalmandoci sopra del burro o semplicemente accompagnata da latte e caffè ☕.







domenica 3 marzo 2019

Mosca.



Voglio portarvi in Russia, esattamente a Mosca, dove uno dei piatti tanto discussi ha avuto origine. Stiamo parlando dell'insalata russa 🍲che tutti conosciamo e almeno una volta abbiamo mangiato. Non tutti sanno che il suo nome in russo è "салат оливье" ovvero Insalata Olivier. Questa è una pietanza russa che ho avuto il piacere di assaggiare durante un mio viaggio a San Pietroburgo e questa è la sua storia:
Le origini dell'Insalata Olivier risalgono al 19° secolo, quando uno Chef francese Lucien Olivier, con lo scopo di guadagnare, si trasferì a Mosca e aprì il Ristorante Hermitage insieme ad un ricco mercante Jacob Pegov.


Con l'obiettivo di adattare i suoi piatti alla cucina russa e ai palati dei nobili, creò questa pietanza unendo gallo, lingua di vitello bollita, caviale nero, capperi, uova, gamberi e lattuga, il tutto unito con salsa maionese. Con il tempo la ricetta ha subito delle modifiche dovute ai cambiamenti avvenuti nella storia della Russia. Venne semplificata dagli chef che si susseguirono negli anni e fino ad oggi è rimasta invariata.



Il piatto, soprattuto nella sua città d'origine, ha questi ingredienti: patate, carote, piselli, uova, pollo, cetrioli, cipolle e salsa maionese. Nel corso del tempo il ristorante chiuse, ospitando diverse istituzioni fino a diventare un teatro, oggi in ristrutturazione. Ma non tutto è andato perduto, nel Museo di Mosca è ancora possibile vedere due menù del ristorante del 1913.


La cucina russa è di gran lunga distante dalla nostra se non addirittura l'opposto e vi potrà sembrare anche insolita, ma vi garantisco che se mangiaste in locali del posto, scoprirete qual è il vero sapore del piatto.